martedì 23 giugno 2009





Il dilemma


In una spiaggia poco serena
Camminavano un uomo e una donna
E su di loro la vasta ombra del dilemma;
L'uomo era forse più audace,
Più stupido e conquistatore,
La donna aveva perdonato, non senza dolore.
Il dilemma era quello di sempre,
Un dilemma elementare:
Se aveva o non aveva senso il loro amore.

In una casa a picco sul mare
Vivevano un uomo e una donna,
E su di loro la vasta ombra di un dilemma;
L'uomo è un animale quieto
Se vive nella sua tana,
La donna non si sa se è ingannevole, o divina;
Il dilemma rappresenta
L'equilibrio delle forze in campo
Perché l'amore e il litigio sono le forme del nostro tempo.

E il loro amore moriva,
Come quello di tutti,
Come una cosa normale e ricorrente;
Perché morire e far morire
È un'antica usanza che suole aver la gente.

Lui parlava quasi sempre
Di speranza e di paura
Come l'essenza della sua immagine futura;
E coltivava la sua smania,
E cercava la verità,
Lei lo ascoltava in silenzio, lei forse ce l'aveva già;
Anche lui, curiosamente,
Come tutti, era nato da un ventre
Ma purtroppo non se lo ricorda, o non lo sa.

E in un giorno di primavera
Quando lei non lo guardava
Lui rincorse lo sguardo di una fanciulla nuova;
E ancora oggi non si sa
Se era innocente come un animale
O se era come instupidito dalla vanità;
Ma stranamente lei si chiese
Se non fosse un'altra volta il caso
Di amare, di restare fedele al proprio sposo.

E il loro amore moriva
Come quello di tutti,
Con le parole che ognuno sa a memoria;
Sapevan piangere e soffrire
Ma senza dar la colpa
All'epoca, o alla storia...

Questa voglia di non lasciarsi
Era difficile da giudicare,
Non si sa se è una cosa vecchia, o se fa piacere;
Ai momenti di abbandono
Alternavano le fatiche
Con la gran tenacia che è propria delle cose antiche;
E questo è il succo di questa storia,
Peraltro senza importanza
Che si potrebbe chiamare appunto: Resistenza.

Forse il ricordo di quel maggio
Insegnò anche nel fallire
ll senso del rigore, il culto del coraggio;
E rifiutarono decisamente
Le nostre idee di libertà in amore,
A quella scelta non si seppero adattare;
Non so se dire a questa nostra scelta
O a questa nostra nuova sorte,
So soltanto che loro si diedero la morte.

E il loro amore moriva
Come quello di tutti,
Non per una cosa astratta, come la famiglia,
Loro scelsero la morte
Per una cosa vera,
Come la famiglia...

Io ci vorrei vedere più chiaro,
Rivisitare il loro percorso,
Le coraggiose battaglie che avevano vinto o perso;
Vorrei riuscire a penetrare
Nel mistero di un uomo e di una donna,
Nell'immenso labirinto di quel dilemma.
Forse quel gesto disperato
Potrebbe anche rivelare
Il segno di qualcosa che stiamo per capire.

E il loro amore moriva
Come quello di tutti,
Come una cosa normale e ricorrente;
Perché morire e far morire
È un'antica usanza
Che suole aver la gente.


5 commenti:

Antonia Storace ha detto...

Non so perchè,ma questa canzone me ne ha portato alla mente un'altra.Di Battisti.

"Scusi,ma lei mi ama o no?"
"Non lo so.Però ci sto".


Un sorriso.Antonia.

maria rosaria ha detto...

che tasto dolente! di questo dilemma si muore, certo che sì!
bacio

la signora in rosso ha detto...

"Vorrei riuscire a penetrare
Nel mistero di un uomo e di una donna"

Cosa non facile, per me almeno! Però sembra che a qualcuno...

gaz ha detto...

Ci sono canzoni che toccano corde sensibili, muovono sentimenti inspiegabili a parole, ma profondi e intimi.
Ci sono canzoni che vibrano...
La canzone dell'amore perduto e Il dilemma sono quelle che mi commuovono sempre, ogni volta che le ascolto.

Ciao Jaenada

desaparecida ha detto...

Questo mare che hai dentro ti porta ora la tempesta ora la quiete.....prima della tempesta!

Un bacio del buongiorno :)