mercoledì 3 dicembre 2008



"Gli uomini del risentimento"

E' scontro tra Onu e Vaticano. La Santa Sede boccia, con decisione, il progetto di una depenalizzazione universale dell'omosessualità.
(Ansa,01-12-08)

Il Vaticano non ha firmato la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
(Repubblica.it,02-12-08)

"L'odio contro il mondo,la maledizione delle passioni,la paura della bellezza e della sensualita',un al di là inventato per meglio calunniare l'al di qua,in fondo un'aspirazione al nulla,alla fine,al riposo,fino al "sabato dei sabati" - tutto ciò,come pure l'assoluta volontà del cristianesimo di far valere soltanto valori morali,mi parve sempre la forma più pericolosa e sinistra di tutte le forme possibili di una "volontà di morte",o almeno un segno di profondissima malattia,stanchezza,malessere,esaurimento,impoverimento di vita;giacchè di fronte alla morale (soprattutto cristiana,cioè alla morale assoluta) la vita deve avere costantemente e inavitabilmente torto,dato che la vita è qualcosa di essenzialmente immorale-e la vita deve infine,schiacciata sotto il peso del disprezzo e dell'eterno "no",essere sentita come indegna di essere desiderata,come priva di valore in sè."
(F.Nietzsche,Versuch einer Selbstkritik)

Il Cristo ha detto: amate Dio con tutto il cuore, e il vostro prossimo come voi stessi: ecco la legge e i profeti. Aveva troppo giudizio ed equità per collegare la virtù e la salvezza degli uomini a parole vuote di senso. Cleobulo, non sono state le grandi verità a inondare le terre di sangue. Gli uomini si sono ammazzati fra loro soltanto per cose che non capivano punto. Scorrete la storia ecclesiastica, e vi convincerete che se la religione cristiana avesse conservato l'antica semplicità, se non si fosse preteso dagli uomini che la conoscenza di Dio e l'amore del prossimo, se non si fosse pasticciato il cristianesimo con infinite superstizioni che l'hanno reso nei secoli a venire indegno di un Dio agli occhi delle persone di buon senso; insomma se si fosse predicato un culto semplice di cui gli uomini avessero trovato i fondamenti nel cuore stesso, non l'avrebbero mai respinto, nè dopo averlo accolto si sarebbero messi a disputare tra loro. L'interesse ha generato i preti, i preti hanno generato i pregiudizi, i pregiudizi hanno generato le guerre, e le guerre dureranno finchè ci saranno i pregiudizi, i pregiudizi finchè ci saranno preti, e i preti finchè ci sarà interesse a essere tali.
(D.Diderot,La passegiata dello scettico)

3 commenti:

Lara ha detto...

Quante parole vere!
Quanti grandi pensatori potrebbero insegnarci qualcosa!

Come sempre il tuo post è toccante.

Ciao.

JAENADA ha detto...

E' stupefacente come sia stato già tutto pensato,già tutto detto,già tutto scritto.

Grazie.

Ciao

Faby ha detto...

Il Nietzsche che prediligo è il Nietzsche terreno, umano, presente nel tempo. È il Nietzsche intrepido esploratore del sottosuolo dell'uomo e dei disagi della civiltà. È il Nietzsche che fertilmente e sofferentemente (non narcisisticamente) vive e pensa il nichilismo: ma per andare oltre il nichilismo. È soprattutto il Nietzsche che - neo-illuminista forse malgrado lui - vuole conoscere, capire, dare un (nuovo) senso alle cose.