lunedì 1 dicembre 2008




Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l'oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un'altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.

(J.L.Borges)


Vivere con una immensa e superba imperturbabilità; sempre al di là - .Avere e non avere a proprio talento le nostre passioni, il nostro pro e contro, concederci per qualche ora a esse, su di esse assiderci come su cavalli o spesso come su asini – si deve infatti saper utilizzare tanto la loro stupidità quanto il loro fuoco. Conservarci i nostri trecento prosceni; e pure gli occhiali neri: giacchè esistono casi in cui nessuno deve guardarci negli occhi e ancor meno nei nostri “fondali”. E sceglierci per compagno quel vizio birboncello e gioviale che ha nome cortesia.
(F.Nietzsche,Al di là del bene e del male)


La vita è breve, l’arte vasta, l’occasione istantanea, l’esperimento malcerto, il giudizio difficile.
(Ippocrate,Opere)

8 commenti:

Spippy ha detto...

Io quello che Borges ha detto a 85 anni potrei già dirlo ora. E ogni volta che ci penso, mi dico: "ma tu, forse, una vita davanti ce l'hai ancora..puoi ancora fare qualcosa, puoi ancora cambiare tutti questi condizionali in indicativi..".
Eppure, sono sempre daccapo.
Eterna ed insaziabile insoddisfazione o triste ed inesorabile realtà?

Bah.

JAENADA ha detto...

Il problema è che queste cose vanno dette a 85 anni,così si ha l'alibi per l'incapacità di cambiare il corso delle cose.Il nostro carattere è il nostro destino e la consapevolezza che la vita andrebbe vissuta diversamente nulla varia del nostro comportamento,ma finisce solo per aumentare i rimpianti.
Rassegnazione mia cara.Non sempre la rassegnazione è sinonimo di sconfitta.A volte può essere una raffinata forma di orgoglio. :)

Bah..ci ;)

Faby ha detto...

Se potessi vivere di nuovo cercherei di non commettere più gli stessi errori. Forse è sbagliato recriminare il passato. Forse dovremmo vivere meglio l'oggi senza voltarci indietro, ma a volte è dura. Dovremmo prendere tutti esempio da Borges che ad 85 anni ha scritto un'ode alla vita...lui si che era un "Uomo" d'altri tempi.

JAENADA ha detto...

Come dice Galimberti:"Ebbene, dipende da noi stabilire se il nostro passato è definitivamente passato o perdura col suo potenziale di avvenire",ma è pur vero che non basta dirsi di non pensare al passato perchè poi ciò avvenga come d'incanto.Spesso la lingua,per un riflesso condizionato,batte dove il dente duole.Purtroppo l'unica medicina che funziona per ridimensionare gli errori del passato non sempre dipende interamente da noi,ma anche da situazioni esterne che si verificano e che vanno a colmare quei vuoti che il passato ha lasciato insoluti.Per fortuna,a volte,"il destino ha più fantasia di noi".Ciò che possiamo fare è cercare di rendere l'attesa il meno recriminatoria possibile.

desaparecida ha detto...

buongiorno mio caro...
Si è vero nn sempre tutto dipende da noi ma credo che il modo in cui uno decida di vivere ciò che capita faccia la differenza.

E' vero che il passato in quanto tale nn c'è più ma in un modo o nell'altro i suoi effetti sono nelle nostre scelte....averne consapevolezza aiuta.

Due capoversi con "è vero"....lasciamo stare nn aggiungo altro va...

un abbraccio

Anonimo ha detto...

un consiglio che ho letto da una che come età era vicina a quella di Borges diceva (più o meno): metterei più spesso la gonna...lo sto seguemdo, con tutto quello che questa frase può dire. marlene (in incognito)

Lara ha detto...

Caro Jaenada, ti rispondo citando a mia volta Galimberti:
"...Il primo errore della mente è dunque il tentativo di diventare ciò che NON si è, vivere l'ebbrezza di una libertà assoluta e quindi la sconfitta di un sogno impossibile.
Il progetto ha dimenticato il destino, e il destino si vendica sul progetto consegnandolo al sogno. Ma esiste un altro errore della mente... E' resistere a diventare ciò che si è. ... Qui Pindaro e Nietzche hanno detto parole chiare: - Diventa ciò che sei- ." (da Paesaggi dell'anima)

Ciao JAENADA, grazie di cuore per il commento che mi hai lasciato oggi.

Antonia Storace ha detto...

Si dice che le regole esistano soltanto per essere infrante.Eppure,in loro assenza,non potrebbe esserci libertà.

Rispettare se stessi.Non tradirsi.Ascoltarsi.Quando intorno è solo buio,e silenzio.E non ci sono più scuse.Conoscere il proprio ritmo.Ballare su una musica che è propriamente nostra.Crescere nella scoperta dell'altro e nella realizzazione del sè.Sapersi fermare.Correre.Lanciare.Saper dire a se stessi : "Ci ho provato,aldilà di tutto,aldilà di loro,aldilà di me."

Un sorriso.Antonia.