Ogni benedetto giorno
dal cielo cala una saetta.
E’ un ricordo morto
che solo d’inerzia, muove.
Come un proiettile
esploso con forza immane
sempre l’istesso tragitto segue,
immemore del bersaglio
per cui fu sparato.
(Jaenada)
dal cielo cala una saetta.
E’ un ricordo morto
che solo d’inerzia, muove.
Come un proiettile
esploso con forza immane
sempre l’istesso tragitto segue,
immemore del bersaglio
per cui fu sparato.
(Jaenada)
La foto del blog è stata realizzata Sabato pomeriggio dalla finestra del mio bagno.
9 commenti:
Metafore incisive e taglienti ... come solo i ricordi di un passato remoto ancora presente possono far nascere
Clelia
Sai J. questi bellissimi versi mi hanno fatto venire in mente i senzatetto..
..a quest'ora dopo parole così incisive, posso solo invitarti a bere un caffè..ma forse dormi...ciao
Mi fai venire in mente "Fargo" dei Coen...
sanno di amaro le tue parole... triste a volte la coscienza della realtà....
..sai che a volte leggendo da te mi sento un pò inadeguata? Citi Eraclito, fai foto così...metti una musica struggente (anche se non capisco una parola) :-)
Sarà perchè è domenica e fa tutto questo freddo assurdo...ciao.:-)
la foto e la frase d'inizio del blog ti prendono dentro portadoti in luoghi che forse nn vorresti...
E le saette si sa,
errivano dove nn crederesti mai
un bacio
José Emilio Pacheco
La freccia
Non importa che la freccia
non raggiunga il bersaglio.
Meglio così.
Non catturare nessuna preda.
Non far danno a nessuno
perché ciò che importa
è il volo, la traiettoria, l’impulso,
il tratto d’aria percorso nel salire,
l’oscurità che sgombra al conficcarsi
vibrante
nell’estensione del nulla.
bellissima foto !!
ehilà! questo tuo scritto ha la stessa forza di quel proiettile, ed arriva dritto ad una sola destinazione che conserva sempre la memoria.
un sereno natale!
bacio
Tanti auguri di Buon Natale,micio.Ti stringo forte.Anto.
Posta un commento