sabato 19 dicembre 2009

Ogni benedetto giorno


Ogni benedetto giorno
dal cielo cala una saetta.
E’ un ricordo morto
che solo d’inerzia, muove.
Come un proiettile
esploso con forza immane
sempre l’istesso tragitto segue,
immemore del bersaglio
per cui fu sparato.


(Jaenada)


La foto del blog è stata realizzata Sabato pomeriggio dalla finestra del mio bagno.

9 commenti:

Clelia ha detto...

Metafore incisive e taglienti ... come solo i ricordi di un passato remoto ancora presente possono far nascere

Clelia

riri ha detto...

Sai J. questi bellissimi versi mi hanno fatto venire in mente i senzatetto..

..a quest'ora dopo parole così incisive, posso solo invitarti a bere un caffè..ma forse dormi...ciao

Alligatore ha detto...

Mi fai venire in mente "Fargo" dei Coen...

skeggia di vento ha detto...

sanno di amaro le tue parole... triste a volte la coscienza della realtà....

riri ha detto...

..sai che a volte leggendo da te mi sento un pò inadeguata? Citi Eraclito, fai foto così...metti una musica struggente (anche se non capisco una parola) :-)
Sarà perchè è domenica e fa tutto questo freddo assurdo...ciao.:-)

desaparecida ha detto...

la foto e la frase d'inizio del blog ti prendono dentro portadoti in luoghi che forse nn vorresti...

E le saette si sa,
errivano dove nn crederesti mai

un bacio

giardigno65 ha detto...

José Emilio Pacheco
La freccia

Non importa che la freccia
non raggiunga il bersaglio.
Meglio così.
Non catturare nessuna preda.
Non far danno a nessuno
perché ciò che importa
è il volo, la traiettoria, l’impulso,
il tratto d’aria percorso nel salire,
l’oscurità che sgombra al conficcarsi
vibrante
nell’estensione del nulla.

bellissima foto !!

maria rosaria ha detto...

ehilà! questo tuo scritto ha la stessa forza di quel proiettile, ed arriva dritto ad una sola destinazione che conserva sempre la memoria.
un sereno natale!
bacio

Antonia ha detto...

Tanti auguri di Buon Natale,micio.Ti stringo forte.Anto.