giovedì 5 novembre 2009

Ri-versi sulla nuda terra


"Passo in mezzo agli uomini come in mezzo a frammenti di avvenire: di quell' avvenire che io contemplo. E il senso di tutto il mio operare è che io immagini come un poeta, e ricomponga in Uno ciò che è frammento ed enigma e orrida casualità. E come potrei sopportare di essere uomo, se l'uomo non fosse anche poeta, e solutore di enigmi e redentore della casualità?".

(F.Nietzsche, Così parlò Zarathustra)




I dolori sono ignoti,
l'amore non si impara,
l'ingiunzione che ci chiama ad entrare nella morte
rimane oscura.
Solo il canto sulla terra
consacra e celebra.

(R.M. Rilke)

4 commenti:

desaparecida ha detto...

occhi come i suoi mi fanno credere che la magia esista
che le impronte sul mare rimangono nonostante le tempeste.



Mi fa molto piacere rivederti,spero che tu stia bene....e,tra le altre cose,mi piace la frase che hai cambiato sui fulmini.

Un bacio

giardigno65 ha detto...

bellissima la poesia di rilke !

maria rosaria ha detto...

mi sembra un pensiero bellissimo per un altro viaggio senza ritorno...


ma dì un po'... siamo in una fase particolare?
non per farmi i c.... tua, eh!!
un bacio grande

JAENADA ha detto...

@desa: La mia massima ambizione è fecondare un pò del tuo caos in modo da assumere la paternità della prossima stella danzante :)

@giardigno: Rilke è una miniera.

@maria rosaria: Per noi uomini del sud emigrati oltrepò, Novembre è il mese dell'apatia melanconica.

Bacio crepuscolare.