giovedì 18 giugno 2009





Coro: Nei doni concessi non sei magari andato oltre?

Prometeo: Si, ho impedito agli uomini di vedere la loro sorte mortale.

Coro: Che tipo di farmaco hai scovato per questa malattia?

Prometeo: Ho posto in loro cieche speranze.



(Eschilo,Prometeo incatenato)

4 commenti:

Antonia Storace ha detto...

"L'utopia è là, all'orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Faccio dieci passi e l'orizzonte si sposta di dieci passi. Per quanto cammini, mai la raggiungerò. A cosa serve l'utopia? Serve a questo: a camminare".

Un sorriso.Antonia.

felin-consorte ha detto...

Sai l'altro giorno ti ho letto e non ti ho commentato.

In questi giorni quel tuo post mi è ritornato alla mente miscelando le sensazioni iniziali a quelle generate dal ricordo delle tue parole nella mia mente.

La tua voglia di mare....e i tuoi nuovi e continui colori qua dentro...

Forse la cristallizzazione di una parte della tua anima ...
"In quel vento e in quel sole c’è la mia vita, la mia identità, la mia inquietudine"
si muove come acqua del mare!

Un bacio,ci si vede sui tetti! ;)

JAENADA ha detto...

Che emozione rivedere la famiglia unita :)

@antonia: Bella e appropriata.Stai venendo su che è una meraviglia,figghiuzza cara ;)

@felin-consorte: Che dire,tesoro.Comincio a pensare che mi costerebbe meno fatica leggere prima i tuoi commenti e poi scrivere i post.In questo modo avrei chiaro cosa sento e poi potrei scrivere di getto :))

Ci si vede nottetempo.

desaparecida ha detto...

hahahahaha....mi hai fatto sorridere tesoro mio.

Non si è mai felini per caso!

(questo è il mio commento al tuo prossimo post!) ;)

Un abbraccio familiare al felin-consorte e alla figghiuzza bedda! :)