mercoledì 6 maggio 2009




Sotto un abietto salice

Sotto un abietto salice
non ti affliggere più, innamorato:
segua al pensiero rapida azione.
A che serve pensare?
La tua incessante prostrazione
mostra quanto sei freddo;
alzati, su, e ripiega
la tua mappa di desolazione.

I rintocchi che scorrono sui prati
da quella fosca guglia
suonan per queste ombre senza amore
che all'amore non servono.
Ciò che è vivo può amare: perché ancora
piegarsi alla sconfitta
con le braccia incrociate?
Attacca e vincerai.

Stormi di anatre in volo sul tuo capo
e sanno dove andare,
freddi ruscelli in corsa ai tuoi piedi
e vanno verso l'oceano.
Cupa e opaca è la tua costernazione:
cammina, dunque, vieni,
non più così tarpato
in preda alla tua soddisfazione.

(W.H.Auden)

5 commenti:

maria rosaria ha detto...

bell'inno all'amore! si dovrebbe essere anatre in volo e ruscelli in corsa, o freschi e bambini nell'animo, sempre...
comunque, è sempre bene tenere a mente certe cose.
bacio

eugenia ha detto...

Adoro i salici...

JAENADA ha detto...

@maria rosaria: eh si,un bel promemoria ;)

@bianca: anche quando sono abietti? :)

eugenia ha detto...

Sì, li amo!

Antonia Storace ha detto...

Un inno all'Amore.E al coraggio di Amare ...


Un sorriso.Antonia.