lunedì 30 marzo 2009




Tu eri l'uragano e io l'alta torre


Tu eri l'uragano e io l'alta torre che sfida il suo potere:
dovevi schiantarti o abbattermi...
Non è potuto essere!
Tu eri l'Oceano e io la eretta roccia
che salda attende il suo ondeggiare:
dovevi rifrangerti o sradicarmi!
Non è potuto essere!
Bella tu, io altero;
abituati l'una a travolgere, l'altro a non cedere;
il sentiero stretto, inevitabile lo scontro...
Non è potuto essere!

(G.A.Bécquer)

7 commenti:

eugenia ha detto...

pazienza, sarà per la prossima

la signora in rosso ha detto...

ognuno cerca di cambiare l'altro...e l'amore non esiste più!

JAENADA ha detto...

@Bianca: Beh certo,morto un Papa se ne fa un altro.Anche se questa teoria con l'elezione dell'ultimo pontefice ha mostrato tutti i suoi limiti.

@Sigmora in rosso: O si cerca di cambiare l'altro o si cambia se stessi per assomigliargli.Miseri espedienti per trascinare l'agonia il più a lungo possibile :)

maria rosaria ha detto...

sì, però voi maschietti con questo vostro non cedere... io dico che molto spesso ci perdete, e non poco! ;-)

JAENADA ha detto...

Si perde molto a non cedere,ma si perde di più rinunciando a se stessi.

Baci.

Antonia Storace ha detto...

A me da l'idea della complementarità,questa poesia.Essere le due perfette metà di un altrettanto perfetto,o quasi,intero.Come a dire che l'uno non può vivere senza l'altro e viceversa.Ciascuna parte trova la sua esatta leggittimazione nell'esistenza dell'altra.

Bellissima.

Un sorriso.Antonia.

Spippy ha detto...

Jaenada, caro.. Hai postato una poesia che descrive perfettamente la nostra storia d'amore.

Quanto ti adoro...


:D