lunedì 23 maggio 2011

O' munno è comme uno s'ò mette n'capa



In principio furono Forte e Fasano. Forte e Fasano erano due miei commilitoni ai tempi del servizio militare. Erano dello stesso paese e si conoscevano da prima della chiamata alle armi. Si presentavano come una delle più affiatate coppie comiche, una sorta di Ficarra e Picone ante-litteram. Ma di un umorismo perfido, cinico, ai limiti del dileggio. Due veri assi della vessazione verbale. Ti puntavano, individuavano il punto debole e come due rottweiler ti mollavano solo allorchè il sangue prendeva a sgorgare copioso dalle tue povere membra.
Erano di Salerno. L'annotazione geografica ha la sua importanza. Il napoletano, per esempio, in genere è sveltissimo di lingua. Nel lazzo verbale sa essere ineguagliabile, spiazzante. Ma il suo umorismo quand'anche degeneri nel cinismo e talvolta addirittura, negli individui di minore raffinatezza, nella tracotanza, conserva sempre una dose di carnalità, di comunicativa che te lo rende quantomeno sopportabile. Il salernitano invece no. Ha minore genialità e prontezza ma sa essere spietato, secco, astioso.
Io, con la lingua, nell'uno contro uno, me la sono sempre cavata discretamente. Anche quando mi sono ritrovato chiuso all'angolo, un qualche gancio destro ben assestato sono sempre riuscito a piazzarlo. Ma, poche chiacchiere, con Forte e Fasano e il loro perfetto gioco di sponda, ero in grandissima difficoltà. Ero arrivato al punto di cercare di evitarli in ogni modo. Cambiavo strada, ritardavo la libera uscita, cercavo di farmi dare turni di servizio diversi. Ma le due faine, da buone faine, avevano percepito le mie difficoltà e la cosa le aveva incattivite ancora di più. Finchè una sera la svolta. Non potendo cambiare le condizioni ambientali e non potendo cambiare loro, ebbi l'intuizione: dovevo cambiare io. Le ragioni di ciò che mi creava disagio cominciavano e terminavano esclusivamente attraverso i meccanismi che prendevano vita nella mia testa. Se, parafrasando Protagora, "l'uomo è misura di tutte le cose", dovevo misurare Forte e Fasano usando un metro diverso. Dal giorno successivo cambiai totalmente atteggiamento. Ero io che andavo a cercarli. Quando loro cominciavano ad infierire, io mi mostravo divertito e non più sulla difensiva. Non aveva senso piazzare la mia barchetta con la vela spiegata di fronte al maestrale 40 nodi. Dovevo mettermi di taglio, correggere lievemente la barra del timone e inclinarmi per risalire il vento. Nel giro di pochi giorni il mio atteggiamento rilassato e talvolta addirittura provocatorio dovette persuaderli che non c'era più nulla da guadagnarci a farmi oggetto del loro sarcasmo e ben presto cambiarono obiettivo. Avevo convinto loro di aver vinto (o comunque di non aver perso) solo perchè me ne ero convinto io.

7 commenti:

Ross ha detto...

"Avevo convinto loro di aver vinto (o comunque di non aver perso) solo perchè me ne ero convinto io". Mi ricorda tanto i risultati al primo turno di queste elezioni. :)

Quella di rovesciare la provocazione sull'avversario è una tecnica che ho imparato alle scuole medie fronteggiando i bulletti, e che con gli anni ho perfezionato e reso sempre più sottile. Necessita di allenamento continuo, ma quante soddisfazioni!

JAENADA ha detto...

:)Anche Bersani avrà avuto i suoi Forte e Fasano.

E' notorio che le donne maturino più in fretta.

Alegria ha detto...

che tenero!

JAENADA ha detto...

Tenero sarà lei.... :)

desaparecida ha detto...

Ho imparato alla elementari a non dare peso ad alcuni atteggiamenti.
E' stato mio padre a insegnarmi che le cose possono fare male in base al valore che noi attribuiamo loro.

Sai in una scuola privata,tutte bambine,40,nella mia classe.....
Adesso posso dire che è stata un'ottima palestra.

Cinque anni di messa ogni settimana,più tutte le ricorrenze,più tutti i venerdì del mese,con il tempo scandito dalle suore e le dolci "compagnette" di classe...Si ho decisamente imparato a diversificare l'attribuzione di valore.


PS=Semprea avuto problemi con Pitagora,ecco perchè era a Protagora che dovevo fare riferimento,MANNAGGIA! :)

JAENADA ha detto...

Solitamente quelli che hanno fatto le scuole dalle suore o diventano atei e anticlericali impenitenti o boy scout che continuano a portare le braghette corte anche a 50 anni o sanguinari serial-killer. A occhio e croce mi pare che ti sia andata discretamente :)

Ti conforterà sapere che non sei l'unica ad avere problemi con Pitagora: http://www.youtube.com/watch?v=0jTuMzlL_pY ;)

desaparecida ha detto...

X JAENADA=Oh si mi è andata di lusso!
Amo quei films ho rovinato a suo tempo i vari vhs. :D