mercoledì 9 aprile 2008



Ansiosi di fuggire da noi stessi ci innamoriamo di una persona che è bella,intelligente e spiritosa tanto quanto noi siamo brutti,stupidi noiosi.Forse le origini di un certo tipo di amore sono nell'impulso a sfuggire noi stessi e la nostra fragilità,per mezzo di un'alleanza amorosa con la bellezza e la forza:Dio,il circolo,Lui/Lei.
(A.De Botton,Essays in Love)

Autodistruzione,autodivinizzazione,autodisprezzo - in ciò consiste il nostro giudicare,amare,disprezzare.
(F.Nietzsche,Frammenti postumi)

Noi lavoriamo continuamente all'inganno di noi stessi.E ora credete voi,che tanto parlate e decantate l"obliar se stessi nell'amore",lo "sciogliersi dell'io nell'altra persona",che ciò sarebbe qualcosa di sostanzialmente diverso?Dunque si infrange lo specchio,ci si immagina in un'altra persona che si ammira,e si gode poi la nuova immagine del proprio io,anche se la si chiama col nome dell'altra persona.
(F.Nietzsche,Umano troppo umano)

Sia chiaro,una volta per tutte,che essere innamorato è un fatto personale che non riguarda l'oggetto amato - nemmeno se questo riami.Ci si scambia,anche in questo caso,dei gesti e delle parole simboliche in cui ciascuno legge quanto ha dentro di sè e per analogia suppone viga nell'altro
(C.Pavese,Il mestiere di vivere)

Ti amo.Che forse la cosa ti riguarda?
W.Goethe

Nessun commento: