sabato 10 gennaio 2009



In attesa che Henry e Frank tornino ad ispirarmi un nuovo racconto ne posterò uno vecchio che ho riletto proprio oggi:


A Saigon.....

Quando i proiettili calibro 12 blindati a ogiva rinforzata cominciarono a sibilare tra la sterpaglia io ero già preparato al peggio. Non avrei più accarezzato i seni turgidi di Nadine. Il gelo di una birra ghiacciata non mi avrebbe più trapassato la gola e l’anima. La testolina pelosa di Wolf non si sarebbe più strofinata sulle mie gambe nude. Attendevo, rigido come un giunco, l’istante che avrebbe trasformato il mio terrore nel nulla. Com’era sottile la linea che separava ciò che ero da ciò che non sarei stato. Come ebbe a dire Francois Mauriac: ”La morte è l’unica delle mie avventure che non potrò raccontare”. Ma io non sono morto. Non quella volta almeno.
Dopo averla scampata pensai che quando sarebbe accaduto per davvero avrei voluto avere il tempo di saperlo, di capirlo. Lo struggimento, ai limiti del sopportabile, dei pensieri di chi sa che sta per morire, è compensato dal peso specifico di quegli stessi pensieri. Troverei inaccettabile andarmene all’altro mondo mentre la mia testa bacata sta elaborando un qualsiasi pensiero inutile del cazzo. Ci pensate, morire di botto mentre, che so, stai calcolando se ti conviene spostare la polizza per il furto e l’incendio da un assicurazione all’altra? Una fregatura mica da poco.
Certo, se io fossi l’onnipotente, con la mia consapevolezza sul senso degli uomini e delle cose, con la contezza del finito e dell’infinito; uno che se ne sta lì con la calcolatrice, destreggiandosi fiero tra massimali e franchigie, lo fulminerei sul colpo. Così, per sfregio. Per manifesta inadeguatezza al vivere civile.
Mentre ero assorto nei miei pensieri, squillò il telefono. Henry, ci avrei giurato.
- “Cosa stai facendo?”
- “Pensavo alla morte”
- “Perché non ti fai vedere da uno bravo?”
- “Che cazzo vuoi Henry?”
- “Stavolta non puoi dirmi di no. Margaret mi ha fatto conoscere una sua vecchia compagna di Università, si chiama Mildred. Una paranoica senza ritorno, fissata con la filosofia, la religione, la psicologia e altre amenità del genere. Pare che legga Freud, Jung, Hegel, Sartre e Dio solo sa quali altri pazzi paranoici squinternati che madre terra ha erroneamente partorito nel corso della sua discutibile e contraddittoria esistenza…..”
- “Attento Henry, rischi di fare della filosofia anche tu”
Finse di non aver sentito.….- “Margaret l’aveva finora scartata perché la riteneva l’ultima degli ultimi e non posso certo biasimarla per questo. Ma a occhio e croce mi pare perfetta per te. Chissà che mentre leggiate insieme un passo di Schopenhauer, invece di suicidarvi come ogni essere umano normale, non finiate per eccitarvi e andare a letto insieme”
- “Ma tu sei mai stato innamorato, Henry?.”
- “ -Un uomo può essere felice con qualunque donna, a patto che non ne sia innamorato -.Oscar Wilde”
- “- Si vive solo il tempo in cui si ama. – Claude Adrien Helvetius”
- “ Helvetius? Si, devo aver letto qualcosa su di lui. Pare che si facesse 15 – 16 pippe al giorno”
- “Vaffanculo Henry”
- “Allora passiamo a prenderti alle 8”
- “Puoi scordartelo”
- “Ho già detto a Mildred che sei pazzo di lei e muori dalla voglia di conoscerla”
- “Sei proprio uno stronzo,sai che odio queste cose”
- “Tanto lo so che mi vuoi bene”
- “ Non ti voglio bene Henry, ti sopporto. E’ diverso”
- “Ti voglio bene anch’io. A stasera”. E buttò giù.
Andai in cucina, aprì il frigo e mi lasciai trafiggere da un sorso di birra ghiacciata. Wolf, affamato come al solito, strofinò la sua testolina pelosa tra le mie gambe nude. Nadine e i suoi seni turgidi se ne stavano altrove.

(Jaenada)

15 commenti:

Antonia Storace ha detto...

Papàmiciogattoblogger,te lo chiedo molto seriamente ... una raccolta di questi tuoi racconti non si può avere?Ci terrei davvero tanto a leggerli.Mai pensato di pubblicarli?Almeno qualcuno?

Sei bravissimo,talentuoso,avvincente.

Fammi sapere.

Un sorriso.Antonia.

gaz ha detto...

Henry ha capito la vita, è filosofo nel profondo e Frank lo sa, sa che sarà lui salvarlo, a mostrargli la strada... e superare il dolore delle perdite!

Come sempre, grazie Jaenada

desaparecida ha detto...

sono un po' malaticcia...intanto ti volevo solo salutare...poi torno e ti leggo! :)

JAENADA ha detto...

@antonia: mia cara figghiuzza,la tua mente è chiaramente obnubilata dall'amore filiale :)
Se vuoi li puoi trovare,la maggior parte,nell'apposita sezione che si trova in alto a destra del mio blog sotto la voce: Lo strano mondo di Henry e Frank.(Oppure scorrendo a ritroso i vecchi post).
Grazie,di cuore,per l'apprezzamento.

Un sorriso.Jaenada.

@gaz: Brava Gaz.E' esattamente così.In fondo Henry rappresenta la leggerezza che deriva dalla saggezza e non dalla superficialità e Frank l'emotività,la sua elaborazione e i suoi tormenti.
Grazie a Te.

JAENADA ha detto...

@desa: sono malaticcio anch'io.E mò la bimba chi la porta a scuola? :)

Ricambio i saluti e ci aggiungo anche un bacio (tanto non posso trasmetterti virus che tu già non abbia di tuo.Credo.) ;)

desaparecida ha detto...

Grazie tesoro mio "in salute e in malattia" diceva qualcuno!
Io non mi muovo dal letto oggi,e penso che la piccola si possa occupare di noi,in fondo nn c'è scuola!
Grazie del bacetto,l'unica nota dolce in questo mare di virus! :)

Silvia ha detto...

I miei complimenti :D simpaticissimo racconto...

Buon fine settimana!

p.s.ti ho inserita tra i miei link!

Silvia ha detto...

ops! scusa inserito =)

Antonia Storace ha detto...

Mi sto facendo una pancia dei tuoi racconti :D

Ma non è che avresti un figlio della mia età???? ^_^

Un sorriso.Antonia.

Ps:fantastico questo brano musicale in sottofondo.

JAENADA ha detto...

@desa: il destino,cinico e baro,ci accomuna anche nella sventura.
Ho dolori in ogni posto.Anche in posti che non sapevo di avere.....
Un pezzo d'uomo......

@silvia: grazie.Link ricambiato :)

JAENADA ha detto...

@antonia: svergognata!Con tuo fratello? :)

Non esageriamo,sono un pò stagionatello ma non a questo livello.Cioè,la cosa forse tecnicamente non sarebbe impossibile,però....cioè....voglio dire che calcolando....insomma,no,non ce l'ho! :)

Buona lettura.

Un sorriso.Jaenada.

desaparecida ha detto...

....mille pezzi di donna!

Antonia Storace ha detto...

Oddio.E' vero.Non ci avevo pensato.Griderebbero all'incesto,dici? :D

Buona notte Jaenada.Dormi sotto una trapunta di stelle.

Un sorriso.Antonia.

desaparecida ha detto...

Come stai oggi?
Io,non vorrei azzardare ipotesi,ma "pare" meglio!

Un abbraccio :)

JAENADA ha detto...

Mah,pare meglio anche a me.Spero non sia la miglioria che precede il decesso :)
Grazie dell'interessamento,mia cara.

Un bacio :)