giovedì 25 settembre 2008



The real world

L’indomani mattina, sul presto, infilai un paio di pantaloncini, una felpa, delle scarpe da jogging e mi avviai a passo di corsa verso casa di Henry. Volevo arrivare da lui prima che egli uscisse per venire da me. E infatti giunsi al suo appartamento che si era appena alzato dal letto. Henry mise il caffè sul fuoco e mentre preparava tazze e piattini, che trovò rovistando sotto una pila di stoviglie sporche che aveva tutta l’aria di essere lì almeno dalla Pasqua precedente, gli annunciai quella che lui aveva definito “la lieta novella”:ero stato a letto con Mildred. Henry accolse la notizia alla stregua di una vincita alla lotteria. Il sesso doveva avere per lui una valenza ancora più accentuata di quanto avessi capito fino a quel momento, tanto da riuscire a goderne anche per conto terzi. Mi parve addirittura di intravedere sul suo volto il tipico sorrisino ebete post coitum. Mi disse che aveva seriamente dubitato della mia eterosessualità, che ormai nulla mi avrebbe più impedito di assoggettare il mondo ai miei voleri, che in fondo una bottarella a Mildred l’avrebbe data volentieri anche lui, che ovviamente lo diceva tanto per dire e che avrebbe bevuto il primo cognac del mattino alla mia salute. Liquidai con fare evasivo le sue domande sulle dinamiche dell’accaduto e gli diedi appuntamento per la sera.
Uscendo da casa di Henry pensai che ciò che era accaduto la sera precedente poteva davvero, come sosteneva lui, segnare una svolta nella mia vita. In fondo se il corpo, dopo tanto abulico assopimento, era riuscito a ritrovare un minimo di prospettiva e di vigore, probabilmente prima o poi anche il cuore sarebbe riuscito a rimarginare le ferite e ad uscire dalla gabbia in cui era rinchiuso da più di un anno. Del resto come dice un antico proverbio orientale: ”Anche un lungo viaggio comincia con un primo passo”. Ero stato per così lungo tempo a rimurginare sui perché e sui per come e non avevo capito che l’unico vero rimedio per uscire da malinconie ed angosce, era semplicemente ricominciare a vivere. Così riavviai il mio footing.
Dopo due soli isolati di corsa però, il tappeto di fiori e di stoffe damascate che si prospettava innanzi al mio cammino si trasformò velocemente in un pantano scuro e fangoso. Erano passati meno di dieci minuti dagli entusiastici aneliti di resurrezione, che il pensiero di Nadine e la scia di struggente malinconia che ne conseguiva tornarono ad accamparsi nella mia testa come il soldato giapponese che, abbandonato sull’isola deserta, non vuole saperne di lasciare le armi, anche di fronte all’evidente termine delle ostilità. Avrei potuto raccontarmi all’infinito che era il momento di voltare pagina e che non potevo perennemente agognare a qualcosa che non esisteva più, ma ciò non avrebbe mai convinto la parte più profonda e ingovernabile del mio essere. Per dirla con Flaubert: ”Ella era il punto luminoso verso cui tutte le cose del mondo convergevano”.
I miei pensieri furono però interrotti dalla improvvisa vista di Henry. Procedeva a passo spedito verso di me con un’aria imbufalita che non lasciava presagire nulla di buono.
- “Stronzo, bugiardo, frocio, caino....sei l’ominicchio più miserrimo che abbia mai conosciuto”.
- “Posso sapere il motivo di tali contumelie?”.
- “Non è vero che te la sei scopata!”.
- “Spero che tu non abbia avuto la faccia tosta di andarglielo a chiedere”.
- “Certo che no.Per chi mi hai preso? Gliel’ho fatto chiedere da Margaret”.
- “Sono commosso dalla tua manifestazione di fiducia nei miei confronti”.
- “Perché, vorresti farmi credere che è Mildred a non dire la verità?”.
Quella mattina avevo mentito a me stesso e ad Henry. Avevo voluto creare una realtà a immagine e somiglianza delle aspettative altrui e scevra dalle mie insormontabili angosce . Ma il mondo reale, nel giro di mezz’ora, mi aveva già severamente punito.

(Jaenada)

18 commenti:

Ross ha detto...

Mentire per soddisfare le aspettative altrui. Immaginare un mondo e convincersi che sia più reale del vero. Fingere che qualcosa sia accaduto sul serio. Illudersi che il tanto desiderato cambiamento ci sia stato davvero.
L'inganno a sè stessi fa male e lo si paga sempre a caro prezzo, ma se serve a salvarsi, anche solo per un istante, chi può azzardare un giudizio?

JAENADA ha detto...

@ross:Letto,approvato e sottoscritto.
E pure un bacio và... :)

desaparecida ha detto...

scusami x il modo in cui ti commenterò x la prima volta...
ma ho letto tutto...solo che poi sono rimasta 10 minuti ad ascoltare la tua musica e mi sono persa....e nn ricordo + che cosa volevo dirti....

ma poi torno eh?

un abbraccio

JAENADA ha detto...

@desaparecida:BenvenutA :)
Non temere,spesso mi ci perdo anch'io.
Ti aspetto.Un abbraccio anche a Te.

Spippy ha detto...

Di un po', ti sei ispirato a certe situazioni passate della sottoscritta per scrivere questi racconti?
Non che mi sia capitato di inventare una notte di sesso che non c'era stata..però questa cosa qua di crearsi un mondo parallelo ed immaginario per sentirsi un pochino meglio, anche solo per un attimo, mi suona tanto familiare..

E poi, soprattutto, le scarpe da jogging?? Diritti d'autore, mio caro..diritti d'autore..

Faby ha detto...

Purtroppo si cade molto spesso nell'essere vittime di noi stessi e crearsi una realtà costituita principalmente da illusioni. Forse questo è dettato dalla voglia di assecondare i desideri altrui e di essere quello che non si è veramente. Ma alla fine ne vale davvero la pena?

"Avevo voluto creare una realtà a immagine e somiglianza delle aspettative altrui e scevra dalle mie insormontabili angosce . Ma il mondo reale, nel giro di mezz’ora, mi aveva già severamente punito".

A mio avviso, ti sei già dato una risposta... :*

JAENADA ha detto...

@etta: ebbene si,ettuccia cara,è ora di confessarlo,sei tu la mia Laura,la mia Silvia,la mia Beatrice (che però non mi risulta abbiano mai chiesto i diritti d'autore a Petrarca,Leopardi e Dante.E avrebbero avuto molto più da guadagnarci di quanto non ne abbia tu... :)).Baci.

@faby: Non so se la cosa ti farà piacere,ma più o meno quello che dici tu lo ha scritto anche Nietzsche (anche se lui si riferiva specificamente all'innamoramento) :"Noi lavoriamo continuamente all'inganno di noi stessi.E ora credete voi,che tanto parlate e decantate l"obliar se stessi nell'amore",lo "sciogliersi dell'io nell'altra persona",che ciò sarebbe qualcosa di sostanzialmente diverso?Dunque si infrange lo specchio,ci si immagina in un'altra persona che si ammira,e si gode poi la nuova immagine del proprio io,anche se la si chiama col nome dell'altra persona."

Infatti sono pienamente d'accordo con Te,la risposta,il protagonista del racconto se l'è data da solo.

Detto ciò vorrei chiarire che non necessariamente tutto ciò che racconto mi è capitato tal quale :)

Ti abbraccio

Faby ha detto...

Beh, non sapevo che queste cose le aveva scritte anche Nietzsche però ,da ciò, puoi notare il fatto che mi piace tanto filosofeggiare...non per nulla adoro la letteratura e la poesia.
Sicuramente gli scrittori mettono un pizzico di loro stessi nei loro racconti ma, è anche vero, che non sempre capita loro di vivere in prima persona le esperienze del loro protagonista...quindi ritratto e dico che Frank s'è risposto da solo;)...Notte:)

desaparecida ha detto...

Lo so che nn c'entra molto...ma io ho pensato a dorian gray...

Con tutto il conseguenziale bagaglio di tristezza che ne consegue....

Che cominciare con un piccolo magone di domenica mattina nn è granchè....
Mi preparo un altro caffè..va...

ti abbraccio :)

JAENADA ha detto...

@desaparecida:In effetti il richiamo è un pò inquietante ma molto lusinghiero.Pensa se invece di Oscar Wilde ti avessi ricordato Federico Moccia :)

Quasi quasi il caffè me lo preparo anch'io.

Ti abbraccio.

desaparecida ha detto...

ecco....ad essere sincera...proprio x il fatto che nn ti conosco,nn mi sarei permessa con un simile paragone...

Qndi,se il richiamo fosse stato Moccia,molto educatamente(e diplomaticamente),avrei glissato sul tuo post...e ti avrei scritto:

"beh....certe volte la vita è dura!" (sospiro in optional...x dare enfasi!)

Mantenendomi così...sulla stessa lunghezza d'onda di un Mocciano! :)

un sorriso

desaparecida ha detto...

ah....noto che il tuo orologio è perfetto....

ma si,ma si...che il tempo è relativo!


ok....mi faccio un caffè! :)

Marlene ha detto...

mentire, che passione. ma non per fare del male. solo per stare un attimo bene con se stessi. consoco questa sensazione provata mille e mille volte. ne avevo fatto anche un post un po' di tempo fa...aspetto con ansia la prossima puntata. a presto.

JAENADA ha detto...

@faby: se ti piace filosofeggiare sappi che hai trovato pane per i tuoi denti :)
p.s. Ti saluta Frank :)

@desaparecida: ma non ti faranno male tutti sti caffè? :)
Ti abbraccio.

@marlene: mille e mille volte?occhio che qui si sconfina nella patologia :)
Cercherò di placare le tue ansie quanto prima ;)
Grazie.

Faby ha detto...

Ho notato! Non passano inosservati gli aforismi che hai postato.Notte:)

desaparecida ha detto...

da oggi nn + di uno al giorno!

Spippy ha detto...

Tu ti sottovaluti mio caro. A me piace un mondo leggerti e quando sto tanto senza farlo ne sento proprio la mancanza.
....
...
..
Quindi continua a scrivere tante altre belle cose e parla pure di scarpe da jogging quanto vuoi.... quando poi sarai più famoso di certi nostri personaggini del passato, vedrai che dei diritti d'autore saprò occuparmene EGREGIAMENTE!!

Ti ho mai detto che ti adoro?

:)))))))

JAENADA ha detto...

@Etta: No,non me lo hai mai detto.Io invece si,la dicitura "Ettuccia adorata" l'ho già usata più volte. :)
A proposito,a cosa dobbiamo il ritorno di Spippy? Questa cosa mi manda in crisi,la mia tendenza monogamica mi impedisce di dedicarmi a due donne per volta :)Non sarà mica una strategia per raddoppiare i futuri diritti d'autore?

Mille baci.